Visita cardiologica: quando è consigliata
La visita cardiologica è consigliata nel caso di:
- Tachicardia, cuore che batte in modo accelerato anche se ci si trova a riposo.
- Extrasistolia, cuore che ogni tanto “perde un colpo” o sensazione di un “battito anticipato”.
- Dolore toracico, che può avere varie localizzazioni, sia “al petto” che “al dorso” talvolta irradiato al braccio sinistro.
- Fiato corto, che può presentarsi per degli sforzi che precedentemente non provocavano questo sintomo (es. due piani di scale a piedi…), in particolari condizioni (ad esempio andando in montagna), o talvolta anche a riposo.
Visita cardiologica: in cosa consiste
La visita cardiologica inizia con la raccolta dei sintomi del paziente che andranno inquadrati nella sua storia clinica, nello stile di vita e nelle eventuali patologie pregresse.
Importante anche la storia familiare che può indirizzare su eventuali forme ereditarie. È fondamentale che il paziente porti con sé una documentazione clinica adeguata e in particolare: esami strumentali (elettrocardiogrammi, ecocardiogrammi, lastre del torace) esami del sangue, precedenti visite eseguite, anche di altre specialità.
Parte integranti della visita cardiologica sono l’esecuzione dell’elettrocardiogramma - ECG, che fornisce informazioni sull’attività elettrica del cuore, e la misurazione pressoria con paziente sia in clinostatismo che in ortostatismo, meglio se misurata a entrambe le braccia.
Ad integrazione dell’attività clinica si possono effettuare esami diagnostici strumentali: Elettrocardiogramma sotto sforzo, Holter pressorio e arterioso, Ecocardiografia e Cardioversione.