Zecche in montagna: un rischio da non sottovalutare
Le vacanze in montagna offrono numerosi vantaggi, come l'aria fresca, i paesaggi mozzafiato e l'opportunità di praticare attività all'aperto. Tuttavia, mentre ci godiamo la natura, è importante essere consapevoli dei potenziali pericoli che possono presentarsi, come la presenza di zecche. Questi piccoli parassiti possono trasmettere malattie pericolose agli esseri umani e agli animali domestici. In questo articolo, esploreremo il fenomeno delle zecche in montagna e forniremo consigli su come proteggersi.

Le zecche sono parassiti esterni, delle dimensioni che variano da qualche millimetro a circa 1 centimetro secondo la specie e lo stadio di sviluppo. Sono caratteristicamente munite di un apparato buccale (chiamato tecnicamente rostro) in grado di penetrare la cute e succhiare il sangue degli ospiti. Sono più comuni nelle aree boschive, erbacee e umide, come quelle che si trovano spesso in montagna. La presenza delle zecche dipende essenzialmente dalla presenza di ospiti da parassitare sul territorio. Per questo, luoghi come stalle, boschi frequentati da animali selvatici e pascoli sono tra i loro ambienti preferiti.
La presenza di zecche in montagna può essere attribuita a diversi fattori. Le zecche amano ambienti umidi e ombreggiati, quindi le aree boschive e i sentieri con vegetazione densa sono i loro habitat preferiti. Inoltre, animali selvatici come cervi, roditori e uccelli fungono da portatori per le zecche, che possono quindi migrare verso gli esseri umani durante le attività all'aperto.
Di recente si è assistito ad un grande dilagare delle zecche nei boschi, complice il cambiamento climatico, e di conseguenza al numero di individui morsi da questi artropodi. Purtroppo in Piemonte ci sono state recentemente diverse segnalazioni di malattia di Lyme, fino a qualche tempo fa sconosciuta nei nostri boschi, trasmessa dalla zecca dura di nome Ixodes.
La puntura della zecca non è di per sé pericolosa per l’uomo; i rischi sanitari dipendono invece dalla possibilità di contrarre infezioni trasmesse da questi animali in qualità di vettori. Sono malattie con nomi difficili alle quali anche il medico può avere difficoltà a pensare se non ha la notizia della puntura di zecca: la borreliosi di Lyme, l’ehrlichiosi, le febbri bottonose da rickettsiae, la tularemia, la febbre Q, la babesiosi, l’encefalite virale.
Nonostante i rischi, è possibile prendere precauzioni per proteggersi dalle zecche durante le attività all'aperto in montagna. Ecco alcuni consigli utili dall’Istituto Superiore di Sanità:
- indossare abiti chiari (perché rendono più facile l’individuazione delle zecche), coprire le estremità, soprattutto inferiori, con calze chiare (meglio stivali), utilizzare pantaloni lunghi e preferibilmente un cappello
- evitare di strusciare l’erba lungo il margine dei sentieri, non addentrarsi nelle zone in cui l’erba è alta
- al termine dell’escursione, effettuare un attento esame visivo e tattile della propria pelle, dei propri indumenti e rimuovere le zecche eventualmente presenti. Le zecche tendono a localizzarsi preferibilmente sulla testa, sul collo, dietro le ginocchia, sui fianchi
- trattare sempre gli animali domestici (cani) con appositi prodotti contro le zecche, soprattutto a ridosso di una escursione
- controllare, scuotere ed eventualmente spazzolare gli indumenti prima di portarli all’interno delle abitazioni per poi lavarli
- Effettuare una doccia immediatamente dopo il rientro
Se individuate sulla pelle, le zecche vanno prontamente rimosse perché la probabilità di contrarre un’infezione è direttamente proporzionale alla durata della permanenza del parassita sull’ospite. Infatti, solo dopo alcune ore in cui è saldamente ancorata per alimentarsi, la zecca rigurgita parte del pasto e potrebbe inoculare nel sangue dell’ospite eventuali patogeni.
Ecco i consigli su come rimuovere la zecca:
- Non applicare mai sulla zecca prodotti potenzialmente tossici (alcool, vaselina, olio…) al fine di stordirla o soffocarla: potrebbero causare il vomito della zecca con aumento del rischio di trasmissione del patogeno
- La zecca deve essere afferrata con una pinzetta a punte sottili, il più possibile vicino alla superficie della pelle, e rimossa tirando dolcemente cercando di imprimere un leggero movimento di rotazione. Attualmente si possono trovare in commercio degli specifici estrattori
- durante la rimozione bisogna prestare la massima attenzione a non schiacciare il corpo della zecca, per evitare il rigurgito che aumenterebbe la possibilità di trasmissione di agenti patogeni
- dopo la rimozione della zecca disinfettare la zona con disinfettanti che non colorano la cute (per poter poi vedere eventuali arrossamenti)
- evitare di toccare a mani nude la zecca nel tentativo di rimuoverla, le mani devono essere protette (con guanti) e poi lavate
- spesso il rostro rimane all’interno della cute: in questo caso deve essere estratto con un ago sterile o con pinzette a punte sottili adeguatamente sterilizzate
Ci sono due esami, semplici analisi del sangue, che possono determinare la presenza dell’infezione causata dalla puntura di zecche: anticorpi anti Borrelia IgG e IgM, entrambi i test si possono effettuare presso l’ospedale Koelliker di Torino. Il test misura la quantità di anticorpi anti-Borrelia, prodotti dal sistema immunitario in risposta all’infezione, che viene trasmessa dalla puntura delle zecche.
Il test può essere richiesto in presenza di sintomi riconducibili alla malattia di Lyme, in particolar modo in coloro che sono stati punti da zecche. I sintomi più comuni caratteristici dell’infezione da Borrelia sono un’eruzione cutanea, chiamata eritema migrante, febbre, brividi, mal di testa.
Non facciamoci rovinare le passeggiate all’aria aperta dalle zecche, la consapevolezza dei potenziali pericoli e l'adozione di misure preventive adeguate possono contribuire a proteggersi da malattie trasmesse da zecche come la malattia di Lyme, l'encefalite da zecca e la babesiosi.
Con una corretta informazione e una buona preparazione, è possibile godersi le meraviglie della natura in montagna in modo sicuro e consapevole.