Terapia del dolore: infiltrazioni e neurolisi
Il dottor Gianluca Maniscalco, specialista in anestesia e rianimazione e responsabile del servizio di Terapia del dolore dell’Ospedale Koelliker di Torino, spiega come, attraverso tecniche e tecnologie all’avanguardia sia possibile curare il dolore cronico.
La Terapia del Dolore - anche detta Terapia Antalgica - è una branca della medicina che si occupa del trattamento di tutte le forme di dolore e delle manifestazioni a esso associate come formicolio, bruciore, scosse elettriche, la sensazione di essere punti da decine di spilli contemporaneamente e perdita di forza muscolare. In particolare, il reparto di Terapia del dolore dell’Ospedale Koelliker offre una risposta dedicata a chi soffre di dolore cronico o acuto attraverso tecniche e tecnologie all’avanguardia.
L’equipe di Anestesisti, medici specializzati in Anestesia e Rianimazione con successivi studi in Terapia Antalgica, identifica l’origine del dolore costruendo un piano terapeutico ad hoc che può comprendere farmaci mirati, trattamenti infiltrativi o innovative procedure mini-invasive come la neurolisi con radiofrequenza attraverso termoablazione o neuromodulazione. L’attività del reparto si caratterizza per un approccio multidisciplinare che mette il paziente al centro di un percorso di cura e diagnosi completo in collaborazione con la diagnostica per immagini, il laboratorio di analisi cliniche e il reparto di Fisiatria e Fisioterapia.
«Le procedure più eseguite nel nostro centro di terapia antalgica sono le infiltrazioni peridurali antalgiche e le infiltrazioni delle faccette articolari vertebrali» spiega il responsabile del servizio di Terapia del dolore, il dottor Gianluca Maniscalco. «Il paziente - prosegue - può conoscerle anche con i nomi di iniezione di anestetico nel canale vertebrale e blocchi peridurali o blocco delle faccette articolari». Queste infiltrazioni si dimostrano di grande efficacia nel mitigare il dolore derivante dalla sofferenza delle radici spinali (lombari, toraciche e cervi cali), nonché dal dolore associato ai tessuti della colonna vertebrale, come la dura madre (il primo dei 3 foglietti di tessuto connettivo fibroso), i legamenti posteriori, le articolazioni vertebrali. Pertanto, la “lombosciatalgia o sciatica”, il “colpo della strega”, la lombalgia e i dolori cervicali costituiscono le principali condizioni per le quali questa tecnica risulta particolarmente indicata.
Per quanto riguarda la neurolisi con radiofrequenza, invece, è una tecnica utilizzata per ridurre il dolore. «Si utilizza un apposito ago collegato ad un generatore di radiofrequenze» spiega ancora il dottor Maniscalco -. L’energia prodotta dalle onde radio agisce su una piccola porzione di nervo riducendo la trasmissione dei segnali dolorosi dalla specifica area trattata».
Inoltre, il dott. Maniscalco continua la sua intervista spiegando che le patologie più trattate con la terapia del dolore sono mal di schiena, ernie del disco, cervicalgia e dolori articolari e che le procedure come infiltrazioni mirate e infiltrazione peridurale, eseguite in ambulatorio, sono ben tollerate, sicure e poco dolorose. L’esperto conclude spiegando come queste procedure siano assolutamente sicure poiché svolte sotto la guida radiologica. Grazie all’uso della brillanza, infatti, è possibile elevare notevolmente la precisione della procedura.