Il Koelliker è Centro europeo per la formazione in Flebologia
L’ospedale ha ottenuto il prestigioso riconoscimento per mano della European Board of Flebology: primo e unico in Piemonte, il Centro potrà formare nuovi specialisti per Chirurgia venosa superficiale, Ablazioni termiche endovenose e Ablazioni chimiche e meccaniche endovenose.

Primo e finora unico in Piemonte, il Centro di Flebologia dell’ospedale Koelliker ha ricevuto il prestigioso accreditamento da parte dello “European Board of Flebology” che lo ha riconosciuto come ERTCP (European Rotating Training Centre), Centro europeo specializzato per la formazione in Flebologia.
Sono appena 13 in Italia e 35 a livello internazionale i Centri di Flebologia accreditati dallo European Board of Flebology, organismo con sede a Bruxelles che appartiene all’autorevole UEMS (Union Européenne des Médecins Spécialistes), la più antica organizzazione medica europea, nata nel 1958.
La Flebologia rientra nelle attività di Angiologia e Chirurgia vascolare del Koelliker, affidata alla dottoressa Maria Grazia Mason e che conta sul contributo del dottor Matteo Destro. Grazie all’accreditamento europeo, il Centro dell’ospedale Koelliker può formare nuovi specialisti che, dopo aver seguito il periodo di formazione stabilito e aver sostenuto l’esame finale, potranno conseguire il diploma europeo di Competency Degree livello 1,2 (CDP) e/o i diplomi europei di Competency Degree in Phlebological Procedures (CDPP) per la Chirurgia venosa superficiale, le Ablazioni termiche endovenose e le Ablazioni chimiche e meccaniche endovenose. «È un risultato importante del quale siamo molto orgogliosi – sottolinea la dottoressa Mason -. Lo abbiamo ottenuto grazie all’impegno del personale dell’Accettazione, di reparto e di sala operatoria, nonché del dottor Destro, fondamentale anche nel raggiungimento di questo traguardo».
La dottoressa Mason ricorda la crescita che ha condotto il Centro da lei diretto a perseguire l’ambito riconoscimento: «Siamo partiti con il percorso delle vene varicose che è ancora oggi attivo – spiega –. L’Angiologia e Chirurgia vascolare dell’ospedale Koelliker opera sia con le tecniche chirurgiche tradizionali come la legatura a stripping dell’asse safenico malato sia con le più moderne tecnologie endovascolari mini-invasive». Sviluppati negli ultimi dieci anni, «Gli interventi innovativi in ambito vascolare sono effettuati in ambulatorio in anestesia locale e si caratterizzano per un numero ridottissimo di incisioni nonché per essere poco dolorosi per il paziente che può così tornare velocemente alla propria quotidianità», osserva la dottoressa Mason.
Le vene varicose rappresentano peraltro una malattia molto frequente che riguarda circa un terzo della popolazione adulta: «È fondamentale la prevenzione delle patologie ostruttive del sistema arterioso e del sistema venoso – conclude la dottoressa Maria Grazia Mason -. Le prime possono portare a ictus, infarto cardiaco e ischemia, mentre le seconde possono causare trombosi, embolia polmonare e altri disturbi. Ecco perché è importante prestare la giusta attenzione a una patologia tutt’altro che banale».