Microbiota, nasce al Koelliker il Centro che esamina i nostri batteri
Il Centro di microbiomica clinica dell’ospedale Koelliker, affidato alla dottoressa Ilaria Cavecchia, offre al paziente un percorso dedicato per l’individuazione delle disbiosi alla base di disturbi del metabolismo, patologie dell’intestino, infezioni urinarie, vaginiti, fibromialgia, disturbi dell’umore. Lo studio del microbiota fecale o di quello vaginale permette di valutare la presenza di batteri responsabili di malattia o la carenza di batteri garanti del benessere. Sulla base dell’esito degli esami sarà possibile impostare una terapia su misura che verrà seguita dagli specialisti dell’ospedale.

Il microbiota è l’insieme dei batteri che abitano il nostro corpo: studiarlo attraverso esami specifici permette di valutare la presenza di batteri responsabili di malattia o la carenza di altri batteri garanti del benessere. Con questo obiettivo nasce il nuovo Centro di microbiomica clinica dell’ospedale Koelliker che, affidato alla dottoressa Ilaria Cavecchia, offre al paziente un percorso mirato al conseguimento di una diagnosi multidisciplinare per l’individuazione delle situazioni di disbiosi alla base di alcuni disturbi del metabolismo, patologie dell’intestino, infezioni urinarie recidivanti, vaginiti, fibromialgia, disturbi dell’umore.
Dottoressa Cavecchia, che cos’è il microbiota e quale azione svolge?
«Il microbiota svolge per noi funzioni di grande importanza, tra le quali la produzione di metaboliti utili al benessere, la collaborazione nella digestione e nel metabolismo di alcuni nutrienti. Quando il microbiota è sano si definisce eubiotico, mentre le condizioni di alterazione dell’equilibrio si definiscono disbiosi, queste ultime possono avere cause diverse e sono associate a diverse malattie».
In cosa consiste l’esame del microbiota che si può eseguire al Koelliker?
«Si tratta dell’analisi dei geni di una regione particolare dei batteri. L’esame può essere effettuato su feci per lo studio del microbiota fecale colonico o su tampone vaginale per lo studio del microbiota vaginale. L’esame permette di individuare la presenza di disbiosi e di capire da quali batteri è sostenuta, di valutare la presenza di batteri noti per essere responsabili di malattia o la carenza dei batteri garanti del benessere. Sulla base dell’esito degli esami sarà possibile impostare una terapia su misura, utilizzando strumenti quali accorgimenti alimentari, prebiotici, postbiotici, probiotici specifici».
A chi è consigliata l’esecuzione dell’esame del microbiota?
«Lo studio del microbiota fecale è consigliato a chi avverte fastidi addominali, alvo alterno, a chi è affetto da sindrome dell’intestino irritabile, malattie infiammatorie intestinali, diverticolite. Vista la nota correlazione tra l’aumentata permeabilità intestinale e la migrazione batterica può risultare utile nello studio delle patologie infettive vaginali (candidosi, vaginiti, vaginosi) e urologiche (cistiti e infezioni ricorrenti e prostatiti). È di grande importanza nelle sindromi metaboliche (diabete tipo II, ipercolesterolemia, iperinsulinemia, steatosi epatica, obesità, diabete gravidico) perché l’infiammazione cronica subclinica provocata da alcune disbiosi rappresenta un fattore di rischio per lo sviluppo di queste patologie».
Quindi non si tratta solo di patologie di natura intestinale?
«Assolutamente no. È stato dimostrato il coinvolgimento delle disbiosi nelle malattie autoimmuni, allergiche e in diverse patologie neurologiche come Malattia di Parkinson, sclerosi multipla, disturbi dello spettro autistico ASD, sindrome da iperattività/deficit attenzione ADHD, disturbi dell’umore e, in particolare, depressione. Lo studio del microbiota vaginale è utile invece nell’identificare la disbiosi vaginale o l’appartenenza a una “community state type eubiotico ma sfavorevole”, che predispongono a patologie del tratto genitale, a una maggiore suscettibilità alle infezioni e a parto prematuro nella donna in gravidanza».
L’esame del microbiota può essere eseguito sui bambini? In generale, è opportuno farlo solo quando si sospetta una patologia?
«L’esame del microbiota fecale può essere eseguito su bambini e su adulti, con criteri di interpretazione diversi. Non è comunque necessario sospettare una patologia, in quanto l’esame è uno strumento utile per intercettare una disbiosi in fase pre-clinica nell’ottica della prevenzione dei fattori di rischio noti per patologia cardio-vascolare, sindrome metabolica e, in alcuni casi, anche rischio oncogeno».
Il paziente dell’ospedale Koelliker che vorrà sottoporsi all’esame del microbiota dovrà compilare un dettagliato questionario anamnestico, seguito da un primo colloquio con il medico e da una visita che, assieme a ulteriori esami di approfondimento, includerà di fronte a un rischio di disbiosi anche l’esame del microbiota. Individuato lo specialista più adatto alla problematica presentata dal paziente, verranno valutati i referti e impostata la terapia.