Riabilitazione Oncologica

Trattamento del Linfedema Secondario

Trattamento Linfedema secondario

Il “linfedema” è quel gonfiore alla mano, avambraccio o braccio che può comparire dal lato dell’intervento chirurgico. La frequenza di questa complicanza, con la tecnica chirurgica di dissezione ascellare in cui vengono conservati muscoli e fasci neuro-vascolari, si è molto ridotta rispetto al passato. La mobilizzazione precoce e gli esercizi di riabilitazione motoria sono un’ottima prevenzione del linfedema, che può essere evitato anche grazie ad alcuni accorgimenti. Questi saranno da adottarsi in parte nelle prime 6 settimane post-operatorie e in parte per tutta la vita.

Nelle prime 6 settimane, dovendo attivarsi delle vie linfatiche alternative, è importante non affaticare il braccio con attività muscolari pesanti (lavare vetri o pavimenti, sollevare pesi etc) o ripetitive (stirare o usare il PC per tempi prolungati etc).

Nelle prime 3-4 settimane evitate di guidare. Se non potete farne a meno prevedete una sosta di 5’ ogni 30’ di guida consecutivi. Cercando, nei 5 minuti, di rilassare braccia, spalle e collo con movimenti lenti di rotazione e inclinazione. Inoltre potete usare un cuscino per appoggiare l’arto in modo che quando siete sdraiate il drenaggio venoso sia facilitato. Sarà anche importante salvaguardare l’arto da possibili traumatismi non sollevando e non spostando grossi pesi ai quali non siete abituate. Per questo motivo, dopo le 6 settimane dall’intervento, sarà importante iniziare un graduale rinforzo del braccio con piccoli pesi* (indicati successivamente) o con del nuoto (se non espressamente sconsigliato).

Inoltre vi sono alcune indicazioni che devono essere seguite per tutta la vita come prevenzione del linfedema quali:

  • Proteggere la mano ed il braccio da ferite, punture, abrasioni e scottature poiché il rallentamento del drenaggio linfatico che si può avere dopo la rimozione dei linfonodi ascellari potrebbe predisporre alle infezioni. Se ciò avvenisse vi raccomandiamo di disinfettare subito accuratamente la parte. Nel caso si verificasse un’infezione, questa dovrà essere trattata dal medico curante con una terapia antibiotica.
  • Evitare il trasporto di sacchetti o borse, per tragitti lunghi, con il braccio mantenuto lungo il fianco con un peso. E’ invece consentito il trasporto di qualunque tipo di peso per tragitti brevi (tipo portare la spazzatura da casa al bidone se sottostante).
  • Se usate il reggiseno, questo non dovrebbe essere troppo stretto sulle coste o sulle spalle, se la cute sottostante dovesse presentare un segno evidente di depressione, espressione di una difficoltà di drenaggio linfatico lungo le vie collaterali, utilizzate un reggiseno con spalline più larghe o frapponete tra cute e spallina una protezione soffice. Se non riuscite a trovare un reggiseno della misura adeguata è possibile acquistare un gancetto per poterne allargare la circonferenza.
  • Evitare anelli, orologi o bracciali stretti che lascino segni, sarà possibile indossare tali oggetti a patto che possano scorrere o ruotare. Evitate il più possibile prelievi di sangue, vaccinazioni e flebo sul braccio operato, meglio utilizzare l’altro braccio.
  • Se siete amanti dell’abbronzatura, utilizzate un’adeguata crema protettiva per evitare scottature.
  • Se avete l’hobby del giardinaggio usate dei guanti protettivi in modo da prevenire lacerazioni della pelle.
  • Occorre mantenere una buona cura del braccio e della mano del lato operato tramite applicazione di creme idratanti.
  • E’ consigliato eseguire regolarmente attività fisica associata a una corretta respirazione come ad esempio lo yoga. Tale tipo di attività facilita il drenaggio linfatico.
  • E’ bene seguire una adeguata alimentazione al fine di evitare l’aumento di peso eccessivo
  • Inoltre è necessario aspettare le prime 4 settimane dall’intervento prima di depilarsi e poi usare sempre un rasoio elettrico in buono stato: gli altri strumenti creano un’irritazione che non è positiva per l’arto.

Il corretto trattamento del gonfiore prevede un abbinamento di terapie decongestionanti quali il linfodrenaggio manuale in alcuni casi associato a bendaggio elastocompressivo; l’esecuzione di esercizi e in seguito il confezionamento di una guaina per mantenere il risultato ottenuto.

È possibile che il gonfiore al braccio si presenti in modo improvviso associato a rossore, calore e (a volte) presenza di febbre. In questo caso è consigliabile recarsi da un medico per valutare la possibile presenza di un infezione e/o infiammazione (erisipela, linfangite) che andrà trattata farmacologicamente.

Il progetto riabilitativo dell’edema prevede:

Il drenaggio linfatico manuale è una delicata spremitura della matrice extracellulare, della cute e del sottocute (vasi linfatici, vasi venosi e linfonodi).

Il bendaggio linfatico multistrato viene confezionato quotidianamente o a giorni alterni in base alle necessità del paziente, riduce in modo efficace il volume dell’arto e migliora le condizioni della cute nel caso in cui ci fossero lesioni.

Non meno importante in buon processo riabilitativo è il controllo del peso, da studi effettuati si è dimostrato che nei pazienti obesi sottoposti a linfadenectomia è più frequente l’insorgenza di un linfedema.

Resta comunque fondamentale, nel garantire il successo del trattamento riabilitativo in tutte e tre le fasi la collaborazione del paziente.

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